Con i laboratori di Microdesign urbano si entra nel vivo della terza fase di coprogettazione di Mudiac – Museo Diffuso d’Arte Contemporanea. Promosso da Altrove in collaborazione con la direzione generale creatività contemporanea del Ministero della Cultura, il progetto che sarà presentato ufficialemente a Catanzaro nel giugno prossimo punta a creare una rete di collegamento tra le numerose opere d’arte presenti nello spazio pubblico della città, con l’obiettivo di valorizzarle e renderle pienamente fruibili. Dopo i laboratori di Analisi territoriale e Turismo ispirazionale svolti online, finalmente i tre appuntamenti in presenza (31 marzo, 1 e 2 aprile) nella cornice del Complesso Monumentale del San Giovanni con Stefano Ragazzo, architetto e docente di Furniture design allo IED di Roma e dal 2019 consulente del Comune di Milano per lo sviluppo di progetti innovativi di urbanistica tattica e progettazione urbana, insieme ad Edoardo Suraci, curatore, direttore creativo e co-founder di Altrove, relatore in seminari formativi organizzati dall’Ordine degli Architetti di Bologna e di Catanzaro, e in conferenze su arte e architettura alla Triennale di Milano. Nel corso del laboratorio verranno mappate le opere e progettate le porte di accesso ai contenuti e attraverso il design di segnali ed elementi informativi, sia reali che virtuali, verrà implementata l’esperienza dei fruitori di Mudiac. I laboratori, aperti a tutti e completamente gratuiti, puntano a coinvolgere i cittadini nelle varie fasi di progettazione del Museo per rinnovare il tessuto creativo e far crescere il senso di riappropriazione degli spazi, valorizzando il patrimonio esistente come mezzo per trasmettere la vocazione turistico-culturale della città capoluogo di Regione.
La nuova sfida di Vincenzo Costantino, direttore di Mudiac e fondatore insieme ad Edoardo Suraci di Altrove, muove dall’esperienza maturata grazie al progetto di arte urbana che dal 2014 al 2019 ha coinvolto i più interessanti artisti della scena internazionale, che hanno lasciato in eredità nell’area urbana di Catanzaro, dal centro alle periferie, decine di opere di arte pubblica permanenti e ancora visibili nel tessuto cittadino. Opere che Mudiac intende mettere a sistema per creare un museo a cielo aperto, accessibile a tutti, inclusivo e partecipato, lavorando sulla creazioni di servizi e sul miglioramento della fruizione in modo da renderlo finalmente museo nell’accezione contemporanea del termine. L’esperienza di Altrove è stata premiata dal Ministero della Cultura, che ha selezionato Mudiac tra 1562 progetti giunti da tutta Italia, classificandolo al 35esimo posto di 37 vincitori tra cui figurano i più grandi attori a livello nazionale nel campo dell’arte contemporanea e della rigenerazione urbana. Una grande soddisfazione per Vincenzo Costantino vedere riconosciuto il lavoro di questi anni e una nuova sfida davanti che muove da un progetto nato con una coerenza strategica che fa tesoro del lavoro e dell’esperienza di Altrove. Mudiac intende stimolare un nuovo spirito di coinvolgimento dei cittadini favorendo la riappropriazione degli spazi, legando la cura dei luoghi alla libertà creativa, dando vita ad un processo inclusivo capace di generare impatto urbano, sociale e culturale. Attraverso la co-progettazione, che mira a unire il contributo dei cittadini all’esperienza di architetti, urbanisti, tecnici, artisti, narratori e docenti universitari anche da fuori regione, Mudiac intende esprimere la sua vocazione di museo libero, vivo e diffuso, che nasce per essere della comunità e creato con la comunità.
E’ in fase di costruzione il sito web che ospiterà la piattaforma di Mudiac, dove saranno disponibili mappe e percorsi, didascalie e altro materiale informativo, con suggerimenti sugli spostamenti in base a interessi simili e preferenze, e una sezione dedicata, pensata non solo per i turisti ma anche per i cittadini, con un osservatorio urbano in cui far confluire nuovi stimoli e proposte. Come sottolinea Vincenzo Costantino, Mudiac si presta per sua natura a crescere non solo a livello dimensionale, attraverso l’inclusione di nuove opere che andranno ad aggiungersi a quelle già esistenti, per le quali assicura che sono stati già attivati nuovi contatti con artisti statunitensi per altri interventi artistici in città, ma anche attraverso nuovi contenuti e servizi e con la partecipazione di altre istituzioni culturali cittadine che vogliano collaborare e fornire nuovi stimoli di crescita. La grande sfida di Mudiac è quella di dare ai cittadini l’idea di avere finalemente una rete collegata, organizzata e vicina alle persone, coinvolgendo in questo progetto anche gli esercizi commerciali della città, ripensati come presidi turistici, info point diffusi sul territorio, in cui saranno distribuiti supporti fisici come guide, materiali informativi, infografica, che andranno ad integrare il supporto digitale.