Pierpaolo Bonaccurso e la sua compagnia, lo spettacolo come formazione e condivisione
[14:32, 18/4/2024] Mario Whatsapp: La rassegna “A teatro con mamma e papà” ha avuto inizio il 28 gennaio e prosegue il 21 aprile con “Il Grande Ma” della compagnia di Catania “La Casa di Creta”. Lo spettacolo – scritto da Antonella Caldarella – racconta la diversità viene raccontata in maniera semplice e leggera attraverso la comicità e la poesia del clown. L’appuntamento è all’Agriturismo Costantino (in località Donnantonio a Maida).
Far vivere la magia dell’arte della recitazione all’intera famiglia facendo germogliare l’idea che il teatro può essere un luogo di condivisione e di scoperta, un percorso di crescita individuale oltre che socio-culturale da fare anche insieme ai propri cari. Tutto questo all’insegna del divertimento in un luogo immerso nella natura dove è possibile mettere in pausa i quotidiani ritmi frenetici e trascorrere del tempo di qualità. “A teatro con mamma e papà” promossa dalla compagnia teatrop – da oltre quarant’anni centro di ricerca e formazione teatrale con sede a Lamezia Terme.
“Ci sono poche attività dedicate alle famiglie e abbiamo deciso di scegliere degli spettacoli un po’ diversi rispetto a quelli della stagione e organizzare un’intera giornata dedicata alla famiglia – spiega Pierpaolo Bonaccurso, direttore artistico di teatrop –. Non è mai semplice selezionare questo tipo di rappresentazioni. Quando si sceglie per le scuole, in linea con la didattica scolastica è facile trovare un collegamento. Qui si cerca di variare il più possibile con i generi. Uno dei primi spettacoli è stato un musical accattivante e coinvolgente. Poi abbiamo proposto un racconto sulla natura per alzare il livello dell’attenzione dei bimbi ed ancora uno spettacolo da tavolo con una compagnia toscana che lavora con questa tecnica. Cercare di creare questa connessione con le famiglie è per noi, che siamo anche dei genitori, un obiettivo prioritario.”
Portare i bambini a teatro è importante tanto che per farlo le compagnie vengono aiutate dalle istituzioni. “L’arte può dare, in modo diverso, strumenti per reagire alla società, alle esperienze della vita – evidenzia Bonaccurso. Può essere utile a tutti l’allenamento che svolge l’attore, si basa sulla concentrazione, sull’entrare in ascolto perché prima di interpretare un personaggio bisogna capirlo, ascoltarlo, viverlo. Il teatro può dare degli strumenti che possono cambiare la vita anche se può funzionare di più con alcuni e meno con altri. Qualsiasi forma d’arte ha un effetto benefico. Seguo il progetto scolastico e vedo i bambini acquisire sicurezze, capacità”.
Arrivati a questo punto del cartellone la compagnia teatrop tira le somme: “Alla nostra rassegna abbiamo registrato una buona partecipazione. È stata apprezzata la location e la varietà degli spettacoli. I partecipanti hanno colto l’opportunità di concentrarsi sul tempo con la propria famiglia” afferma con soddisfazione Bonaccurso.
Dopo aver archiviato questa prima parte, le attività di teatrop si concentreranno sulla programmazione estiva e prima ancora sulla festa nazionale di Utopia Teatro Ragazzi che per la prima volta approderà in Calabria e si articolerà in spettacoli e incontri con esperti.
Teatrop ha nel suo Dna lo spettacolo inteso come formazione e osmosi: “Produciamo grandi classici o anche testi di sperimentazione per cercare di avvicinare i ragazzi a nuovi argomenti. Quello per l’infanzia non è un teatro per l’ego ma è orientato a guidare il bambino a far crescere l’attenzione su sé stesso e sul suo gruppo di lavoro, ad autogestirsi e ad allenare la memoria fisica e di testo”.
La cooperativa teatrop promuove eventi e format culturali diventati appuntamenti stabili e punti di riferimento per tante compagnie teatrali e per il pubblico. Tra le iniziative, il festival di teatro in strada “Teatroltre” (nel 1986 la prima edizione con artisti e gruppi nazionali e internazionali) e la rassegna di teatro per le scuole “Teatro Ragazzi” (dal 1988 in cartellone compagnie professioniste specializzate nel Teatro per l’Infanzia e la Gioventù) finanziata dall’ETI (Ente teatrale italiano).
Rosita Mercatante per Catà&Zaro