Una zingara, Carmen. Una giovane orfana, Micaela. Un sergente, Don Josè. Un tenente, Zuniga. Un torero, Escamillo.
Sono loro i protagonisti della Carmen, opera di Bizet in quattro tempi, andata in scena al Teatro Politeama Mario Foglietti sabato 7 maggio e prodotta dalla Fondazione Politeama – Orchestra Filarmonica della Calabria (diretta dal M° FILIPPO ARLIA), a chiusura della stagione del teatro catanzarese.
Sul palco insieme ai protagonisti, Karina Demurova (Carmen), Rosario Andrea Cristaldi (Remendado), Eduardo Sandoval (Don Josè) Alessio Verna (Esamillo), i giovani e giovanissimi del Coro di Voci Bianche, diretto dal M° Giovanna Massara, del Teatro Politeama.
La Carmen ha segnato il debutto del Coro fortemente voluto, oltre che da Giovanna Massara, dal Direttore Generale Aldo Costa e dal Sovrintendente Gianvito Casadonte, quale fondamentale e irrinunciabile fucina di talenti e per avvicinare i giovanissimi al mondo del teatro, della musica e dell’arte tutta.
La mission primaria del coro è quella di individuare giovani talenti da formare professionalmente, aiutarli a crescere e a coltivare sogni e passioni, che quasi sempre nascono proprio grazie al canto che rappresenta una delle prime forme artistiche a cui si avvicinano i bambini già nella scuola primaria e che solo successivamente acquisiscono altre capacità quali il senso ritmico, l’intonazione etc.
Le discipline insegnate sono innanzi tutto i vocalizzi, studio che nel tempo si differenzia in base alla tipologia di voce che si vuole sviluppare, non tralasciando ovviamente l’apprendimento di tecniche canore e di tutto quanto afferisce il canto; durante l’anno accademico gli studenti vengono preparati sia per pezzi specifici in occasione di opere che prevedono la presenza di un coro di voci bianche, sia per repertori diversi che non sono inerenti l’opera lirica, tutto ciò rispettando i tempi, il talento e la vocalità di ogni singolo componente, lavoro non semplice in quanto spesso bisogna affrontare la mutazione della voce, tipica dell’età adolescenziale.
Il coro, proprio perché caratterizzato da bambini e ragazzi in costante crescita, registra ogni anno l’uscita dei ragazzi più grandi che hanno necessità di intraprendere studi idonei oppure, non di rado, capita che su suggerimento del M° Massara alcuni bambini si iscrivano ad una scuola di recitazione o sostituiscano o affianchino al canto lo studio di uno strumento musicale e, contemporaneamente, annota l’ingresso di nuovi elementi da inserire nel gruppo.
Il sogno, ci confida la professoressa, che vorrebbe veder realizzato in breve tempo è quello di ottenere la stabilizzazione del Coro ufficiale del Teatro Politeama, anche perché, come ci racconta lei stessa con comprensibile orgoglio, i genitori accompagnano con entusiasmo il cammino artistico dei loro figli anche per gli importanti insegnamenti di vita che i bambini ne traggono.
Infatti, in un mondo in cui i valori dei tanti talent televisivi distorcono la visione del successo, illudendo gli adolescenti rispetto alla facilità di alcune strade che potrebbero fortuitamente portare ad una notorietà (spesso di breve durata), è importante insegnare che lo studio, la costanza e il sacrificio sono l’unico percorso possibile per realizzare i propri sogni e per trasformare una passione in una professione.
Il M° Massara evidenzia, inoltre, che uno studio americano ha dimostrato che i bambini e i ragazzi che si avvicinano al mondo della musica hanno maggior successo in tutte le altre discipline, matematica compresa, perché la musica aiuta a sviluppare l’apertura mentale, la capacità di progettazione, le attività mnemoniche, implementa la socializzazione e acuisce la capacità di ascolto dell’interlocutore.
Durante la nostra chiacchierata non nasconde di essere ancora commossa ed emozionata, e che la stanchezza di queste settimane frenetiche è stata ampiamente ripagata dall’apprezzamento del pubblico presente in sala, dai complimenti ricevuti dal regista Enrico Stinchelli e dalle recensioni positive ottenute dalla stampa locale.
Un successo che ci tiene a condividere con il M° Laura Screnci, laureata in canto lirico, che l’ha coadiuvata nella preparazione di una delle opere più famose della lirica internazionale.
Prima di salutarci raccomanda ai suoi ragazzi di non mollare mai, di studiare mantenendo l’attenzione e la concentrazione dimostrata finora, di non perdere l’entusiasmo iniziale e di credere in se stessi, perché, quando ci si crede, i sogni si avverano sempre.
Catà & Zaro saluta il M° Giovanna Massara , insegnante di canto presso il Liceo Musicale e Coreutico Statale “T. Campanella” di Lamezia (unica scuola ad indirizzo musicale presente nella provincia di Catanzaro) e Direttore del coro polifonico Santissima Trinità di Catanzaro, dandole appuntamento in autunno, quando si svolgeranno le audizioni autunnali per la selezione di nuove Voci Bianche da inserire nel coro del teatro del capoluogo.